Recensione Fino all’ultimo battito di Ida Sassi

Fino all’ultimo battito

– Ida Sassi –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 430

Editore: Leone Editore

Una sera di febbraio, una giovane donna viene uccisa e gettata nel canale della Vettabbia, a Milano. Il suo nome è Clarissa Gandini, una professoressa con una vita spoglia e priva di legami. Il vicequestore Guido Valenti, chiamato a risolvere il caso, scopre che la donna celava un’ossessione: Clarissa ha vissuto gli ultimi quindici anni cercando senza sosta l’assassino della sorella maggiore, Ilaria, uccisa in un assolato pomeriggio di luglio insieme a un uomo più grande e a un bambino. Un delitto spietato, senza movente e senza colpevole. Tocca a Guido sbrogliare la matassa ingarbugliata di eventi e dare voce alle vittime, che da quindici anni chiedono di raccontare la loro storia. Il vicequestore capisce subito che se vuole sapere chi ha ucciso Clarissa Gandini deve scoprire prima chi ha assassinato la sorella, ricostruire eventi lontani del tempo, protetti dagli anni e dai segreti, scegliere i suoi alleati e riconoscere chi gli è amico e chi non lo è. Per farlo, però, deve combattere la sua personale ossessione, guardandosi dentro, e fronteggiare i suoi demoni. Solo allora sarà capace di ricostruire i passi dell’assassino.

Ida Sassi torna da noi lettori con un nuovo romanzo le cui pagine vedono come protagonista il vicequestore Guido Valenti, un personaggio che già abbiamo avuto l’opportunità di conoscere nei precedenti lavori dell’autrice.

La trama è quella di un thriller ben scritto e con uno stile fluido che rappresenta la cifra distintiva di quest’autrice che ha deciso di affidare a Milano, e alle sue dinamiche, le sorti dei personaggi che popolano una trama appassionante dalla prima all’ultima pagina.

“Fino all’ultimo battito” ci porta in un’indagine che vede al centro il ritrovamento, nella zona sud di Milano, nel canale della Vettabbia, del corpo di Clarissa Gandini, una professoressa con una vita apparentemente priva di legami profondi ma con un’ossessione verso la ricerca dell’assassino di sua sorella Ilaria – compagna di liceo di Isabella, la compagna di vita del vicequestore Valenti – uccisa insieme a un uomo e a un bambino in un delitto colmo di incognite e senza un colpevole.

L’autrice non risparmia minuziose descrizioni delle indagini, regalandoci spaccati così dettagliati che, leggendo, pare quasi di assistere alla scena di un film.

Sono pagine serrate, che corrono veloci, nelle cui pieghe si affiancano e si mescolano elementi tipici della trama poliziesca ed elementi che ci avvicinano in maniera sorprendente ai personaggi e ai loro aspetti più intimi e quotidiani.

Proprio le vicende personali del vicequestore Valenti hanno ampio spazio in questo quarto volume, vicende intime e ordinarie che coinvolgono noi lettori per l’ormai grande affetto che ci lega alla serie e a tutti i suoi personaggi.

Il legame che unisce indagini e cold case che riemergono, è l’elemento che, più di altri, mi ha appassionata nella lettura di questo ultimo lavoro di Ida Sassi.

Dopo aver letto l’epilogo, diventa ancora più difficile gestire l’attesa che ci separa dal prossimo romanzo.

Ida Sassi, nata a Bari, è laureata in Fisica all’Università di Padova e da molti anni vive e lavora a Milano. Ha due figlie, due nipoti e un cavallo. Per diverso tempo si è occupata di letteratura francese, traducendo diversi romanzi per Adelphi e Newton Compton. Per Leone Editore ha pubblicato La morte dimenticata (2021), In debito con la morte (2021) Io ti troverò (2022) e Fino all’ultimo battito (2023).

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