Recensione C’è un uomo a Parigi di Maria Novella Bettini

C’è un uomo a Parigi

– Maria Novella Bettini –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 300

Editore: Edizioni Croce

La giovane architetta Julie La Tour perde la testa per Marco, fidanzato di sua sorella Carole.
Si confida con la sua migliore amica Yara, che le propone di fuggire a Parigi dove un conoscente può far perdere le sue tracce trasformandole i connotati.
Carole, oltre al fidanzato, ha due amanti: Marcello e Ludovico, uno scaltro assassino che uccide le sue vittime usando un ragno velenoso: la vedova nera.
Il commissario Firrincieli, un siciliano di stanza a Rimini, indaga su alcune morti sospette in città e da qui si dipanano una serie di colpi di scena.

Cambiare vita, per ricominciare, fuggire, nascondersi, rimettere insieme i pezzi. “C’è un uomo a Parigi” è un romanzo che parla di questo desiderio, della voglia di trovare se stessi affrontando la realtà o dell’arrendersi al desiderio di fuga.

Julie, la protagonista, è una ragazza autentica e schiva, non si è mai innamorata e i ragazzi non hanno grande appeal su di lei. Tutto cambia quando la ragazza, che di lavoro è architetto, si innamora, con un vero e proprio colpo di fulmine, di Marco, il compagno di sua sorella che le chiede, guidato proprio dalla sorella di lei Carole, di ristrutturare il suo antico casale.

Come avviene nelle storie d’amore più impetuose, tra i due scatta un’istantanea intesa passionale e mentale che li pone di fronte al grande senso di colpa di mentire o fuggire. Ad alimentare il dubbio di Julie non è solo il pesante fardello della confessione alla sorella ma anche il discutibile senso di lealtà di Carole che intrattiene ben tre storie contemporaneamente.

Per trovare sostegno e consiglio Julie si rivolge all’amica Yara che le consiglia di andare a Parigi per riflettere e ricominciare dove conosce un uomo capace di aiutarla. Le cose si complicano quando emerge, lentamente, la presenza di un assassino che miete vittime tra le conoscenze dei protagonisti tanto da renderli tutti possibili sospettati…

“C’è un uomo a Parigi” è un romanzo davvero singolare perché unisce i tratti e le atmosfere tipiche del romance alle indagini e ai colpi di scena tipici del thriller.

Il lettore sa della presenza di un assassino e del suo “modus operandi” già dalle prime pagine, conosce nome e cognome di quest’ultimo ma rimane misterioso il piano e la conseguenza del suo agire.

Quando lentamente prende forma l’intero panorama entro cui la storia si svolge, stravolge ed evolve, mistero e amore si uniscono formando la trama imprevedibile di questo romanzo.

Sia l’idea che la scrittura frizzante e scorrevole di Maria Novella Bettini mi hanno coinvolta per l’intera durata della storia, un concentrato di situazioni che si capovolgono e non si riescono a prevedere in alcun modo.

Un romanzo originale, che manca leggermente di aspetto introspettivo, ma questo non intacca il grado di interessamento del lettore nei confronti di una storia che è assolutamente imprevedibile.

Maria Novella Bettini è professore ordinario di Diritto del lavoro:; insegna e vive a Roma. Oltre a numerose pubblicazioni in ambito giuridico ha anche scritto opere di narrativa tra le quali Se qualcuno mi dicesse (2005); il sentiero dei violini (2021). Ha pubblicato cinque monografie e più di trecento articoli in ambito giuridico. Dirige il sito: www.soluzionilavoro.it

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