Recensione Le nostre anime di notte di Kent Haruf

Le nostre anime di notte

– Kent Haruf –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 176

Editore: NNE

È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.

Un libro che attraverso l’essenzialità ci insegna che non è mai tardi per fiorire, che non è mai troppo tardi per trovare qualcuno in grado di far assaporare la bellezza dei rapporti umani e di ciò che ci circonda.

La storia di Addie e Louis è delicata, essenziale e poetica. Il senso di appartenenza, la dolcezza, il fregarsene del parere altrui, la consapevolezza che la vita ha fatto il suo gioco ma la partita può ancora iniziare in modo autentico, sono le caratteristiche che più ho apprezzato il queste pagine.

Non è il tipo di lettura che più riesco ad apprezzare ma questa storia, quella di due anziani vedovi che si trovano a dormire insieme la notte per sentirsi meno soli costruendo poi un rapporto meraviglioso di confronto e maturità, frutto di scelte consapevoli e non figlie della società, è quanto di più significativo si possa leggere.

Si respirano l’esigenza e l’urgenza, l’autenticità e il bisogno, la bellezza dell’essere arrivati a comprendere ciò che conta nella vita. Sembra quasi un monito alla società moderna e a tutte quelle scelte fatte più per facilità che non per necessità.

Anche la mancanza di dialoghi e punteggiatura è quasi un voler dire “chissene frega” ‘, non ho più tempo neanche per questo, così come i protagonisti sono arrivati alla consapevolezza di ciò che conta e ciò che non vale la pena degnare di nota.

Proprio il significato di queste pagine diventa il vero faro delle parole e degli scambi dei due protagonisti rese ancor più importanti sapendo che è stata l’ultima opera di un autore che con queste pagine si è congedato dalla vita.

Da leggere tra le righe o meno, “Le nostre anime di notte” ha tanti messaggi da trasferire al lettore e tutti sublimi. Lasciate che vi commuova.

Kent Haruf (1943-2014) è stato uno dei più apprezzati scrittori americani, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il Whiting Foundation Award e una menzione speciale dalla PEN/Hemingway Foundation. Con il romanzo Il canto della pianura è stato finalista al National Book Award, al Los Angeles Times Book Prize, e al New Yorker Book Award. Con Crepuscolo, secondo romanzo della Trilogia della Pianura, ha vinto il Colorado Book Award. Benedizione è stato finalista al Folio Prize. NN Editore ha pubblicato tutti i suoi libri ambientati nella cittadina di Holt, compreso Le nostre anime di notte, bestseller uscito postumo nel 2017

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