Recensione L’elisir dei sogni. La saga dei Campari di Silvia Cinelli

L’elisir dei sogni

– Silvia Cinelli –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 336

Editore: Rizzoli

Milano, 1862. Gaspare Campari mesce fiori, spezie e bucce d’agrumi nel suo laboratorio da liquorista sotto il Coperto dei Figini. È arrivato da poco dalla provincia, pieno di speranze dopo il successo del suo Caffè dell’Amicizia a Novara, e nella grande città in trasformazione, animata da una borghesia ricca e desiderosa di godere dei piaceri della vita, è determinato a realizzare il suo sogno. Gaspare cerca qualcosa che non esiste, un elisir: il Bitter perfetto, che piaccia a signore raffinate, intellettuali e uomini di mondo. Poco dopo la magia avviene: nasce il Bitter Campari, inconfondibilmente rosso e dal sapore dolceamaro, destinato a diventare un’icona. Da allora, l’ascesa è inarrestabile: è il 1867, e nella nuova Galleria Vittorio Emanuele II apre le porte il Caffè Campari, luogo di ritrovo per politici e scrittori, frequentato dai musicisti del vicino Teatro alla Scala e dai giornalisti del neonato “Corriere della Sera”. Ma quando Gaspare muore all’improvviso, lasciando cinque figli e una formidabile vedova dalla chioma rossa, è subito chiaro che la successione non seguirà i piani del capostipite. Sarà l’intraprendente e coraggiosa Letizia a traghettare l’azienda verso il futuro, consegnandola nelle mani dei suoi figli, Davide e Guido, che non possono essere più diversi: visionario e orientato al potere il primo, ribelle e passionale il secondo. Due fratelli caparbi, destinati inevitabilmente a scontrarsi sull’eredità paterna.

Scoprire storie imprenditoriali italiane è sempre affascinante. Ancor più affascinante è scoprire come le vicende di queste famiglie si intrecciano con prodotti e luoghi che conosciamo e frequentiamo quotidianamente.

Non conoscevo e ho aperto con grande curiosità il romanzo di Silvia Cinelli che racconta la storia della famiglia Campari e dell’evoluzione che le radici liquoriste ebbero a seguito della morte del fondatore Gaspare e dell’intuito del figlio Davide.

La storia è variegata e interessante, così come appassionante è seguire ogni passaggio e ogni evento della famiglia e della storia imprenditoriale.

Quello che forse non mi ha entusiasmata è lo stile narrativo che, purtroppo, non mi ha coinvolta in modo avvolgente e famelico

. Ho terminato questo romanzo più per curiosità verso la storia dei Campari che non per il grado di coinvolgimento della narrazione, e questo un po’ mi è spiaciuto.

Silvia Cinelli, scrittrice e sceneggiatrice, ha lavorato a numerose serie e soggetti televisivi e collaborato come autrice, tra l’altro, con Rizzoli e Endemol. Nel 2016 ha pubblicato con Rai Eri Noi, i Medici. Ascesa di una famiglia al potere, legato alla trasmissione in prima televisiva italiana della fiction “I Medici”.

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