Recensione Victoria non esiste. All’improvviso, un’esplosione a Trieste di Massimiliano Stefani

Victoria non esiste

– Massimiliano Stefani –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 222

Editore: Infinito Edizioni

Inizio degli anni Ottanta. In un freddo pomeriggio dei primi di dicembre, il tredicenne Paolo osserva in disparte i suoi compagni di scuola salire sull’autobus per tornare a casa. All’improvviso, una forte esplosione a qualche isolato di distanza sembra sconvolgere la sua vita. Paolo è convinto che il terribile scoppio nel cuore della città si sia portato via molti suoi compagni di classe, tra i quali Victoria, l’amica del cuore, che era comparsa quasi come un fantasma buono a consolare i giorni più tristi e drammatici della sua infanzia. Ma chi è davvero l’enigmatica e sfuggente Victoria, per lui, allo stesso tempo, “malattia e medicina?”. Paolo lo scoprirà a poco a poco, in un lungo percorso irto di difficoltà, lottando contro le sue stesse paure e i “mostri” dell’età adolescenziale. Un viaggio fisico e metafisico che ha come sfondo la storia e la geografia della Trieste degli anni Settanta, Ottanta e Novanta e che si spinge così in là da arrivare a spiegare che cosa significhi veramente amare una persona.

Sono molto legata a Trieste e ritrovarla tra le pagine di un libro è sempre una piacevole emozione.

Nelle pagine di “Victoria non esiste” la città fa da sfondo a eventi che si dipanano tra gli anni Settanta, Ottanta e Novanta e hanno come principale protagonista Paolo, un ragazzo estremamente emotivo che, nell’intervallo non lineare di trent’anni, ci racconta il rapporto profondo ma complesso con Victoria, partendo dagli anni delle medie e da un momento particolare nel quale ha pensato, per la prima volta, di averla persa per sempre.

Con i piccoli passi di un amore timido e le sempre più profonde emozioni che lo legano alla ragazza, Paolo inizia a interrogarsi su questo rapporto che, a tratti, diventa sempre più fitto di dubbi e astrazioni, tanto da rendere necessario l’intervento di un’analista che procede a una riflessione molto profonda ma altrettanto inaccettabile per il ragazzo; orientata a pensare che, in realtà, Victoria non esista.

Tra filosofia, analisi metafisica e un’immersione totale nei sentimenti, soprattutto per quanto riguarda la perdita, Massimiliano Stefani ha creato un romanzo che analizza l’amore da un punto di vista nuovo, complesso ma scritto e raccontato in modo accessibile a chiunque, colorando la trama con piccoli colpi di scena capaci di assumere un significato molto ampio e profondo. È emozionante, e anche curioso, vedere il dipanarsi della trama e della storia e quali inaspettate strade prende la sorte di Paolo con il bagaglio di sentimenti che emerge da ogni pagina.

Un libro coinvolgente e introspettivo con una trama assolutamente imprevedibile il cui significato può essere interpretato in base all’intima sensibilità del lettore che, tra queste pagine, può trovare luoghi, personaggi ed emozioni che si fondono con l’anima del lettore stesso.

Massimiliano Stefani è nato e vive a Trieste, dove lavora come legale presso un Ente pubblico. Laureato in Giurisprudenza e abilitato alla professione di avvocato, è attento alle tematiche sociali e alle realtà giovanili e ha prestato opera di volontariato presso alcune associazioni della sua città. Nel 2019 ha pubblicato Il bersaglio umano. Storie di bullismo.

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