Recensione di L’inchiesta del croupier di Marco Paolucci

L’inchiesta del croupier

– Marco Paolucci –

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 240

Editore: Rossini Editore

Un casinò galleggiante sulle acque del Tevere, quattro persone, un piano segreto e il cadavere di un croupier. Partono da qui le indagini del capitano dei carabinieri Filippo Bellodì, ma è solo lo scorcio di un enigma che coinvolge altri crimini, altre famiglie e altre storie di vita. Bellodì, insieme al maggiore della scientifica Vittoria Martini e all’avvocato Andrea Lollio, si farà strada in questo giallo nebbioso, dovendo affrontare oltre ai pericoli del caso anche il passato travagliato della sua famiglia.

Le giornate del Capitano dei Carabinieri Filippo Bellodì iniziano tutte con un caffè con vista sul Colosseo e un’armonica a bocca per mantenere il buon proposito di non fumare più.

L’indagine che sta seguendo in incognito lo porta ogni giorno al casinò galleggiante sul Tevere dove, al tavolo due del poker, nessuno sembra poter giocare, allontanato da una leggenda sulla sfortuna che sembra in contrasto con il reale motivo dietro a questa regola non scritta.

Quando il croupier del tavolo numero due viene trovato morto, vittima di un omicidio, l’indagine silenziosa prende vita e vigore scoperchiando un vaso pieno di segreti e personalità ombrose e complesse. Fernando Gonzalez era un latin lover o aveva scoperto qualcosa sul casinò che andava assolutamente tenuto segreto a costo di commettere un omicidio?

Filippo Bellodì inizia così un’indagine serrata, affiancato spesso dall’amico avvocato Andrea Lollio, per comprendere dinamiche complesse attorno alla scomparsa del croupier; sarà proprio la vittima però a indirizzare le indagini attraverso indizi e documenti nascosti a suo tempo…

“L’inchiesta del croupier” è un romanzo serrato con al centro l’omicidio di Gonzalez. Gli interessi personali legati a questo delitto scoperchiano anche molto sul passato del Capitano Bellodì e sulle delicate vicende vissute dalla sua famiglia.

Questo primo capitolo, perché il finale lascia aperta la possibilità a un seguito, ci permette di conoscere i protagonisti senza addentrarci in modo minuzioso nelle vicende della caserma ma soprattutto ponendo l’attenzione sull’indagine e sui passaggi utili a giungere alla soluzione del caso.

Il romanzo di Marco Paolucci, che è autoconclusivo sebbene possa essere il primo di una serie, è un giallo godibile e intenso scritto in modo fitto alternando in modo equilibrato le indagini con i dialoghi utili a costruire le varie vasi dell’indagine.

La trama è articolata sebbene i personaggi non siano eccessivi e le dinamiche entro cui tutto si svolge hanno un disegno complesso ma chiaro e comprensibile.

Un romanzo piacevole che può arricchirsi di dettagli nella trama verticale con le sfumature della vita di Bellodì e della di squadra.

Marco Paolucci (Roma, 1989), ingegnere con la passione dei libri, esordisce come scrittore con questo giallo.

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