
È tutto “troppo” per me. Troppo lavoro, troppe informazioni, troppa fatica, troppi dialoghi surreali. Troppo impegno per bisogni inautentici. Siamo tutti vittime di una grande bugia: quella di tenere duro sempre e comunque, anche quando sembra senza senso, anche quando siamo stremati. Ma come possiamo rivoluzionare il nostro mondo se siamo esausti? Come è stato possibile, a un certo punto, che le nostre esistenze siano state fagocitate dal lavoro, dalla frenesia, dalla lotta cieca alla crescita? Da una corsa che ha anche devastato l’unico pianeta abitabile che conosciamo? Quello formulato dallo psicologo e neuroscienziato Andrea Bariselli è un grido di allarme, una provocazione, un monito. Come a dire: attenzione, ci stiamo allontanando da casa, stiamo andando contro la nostra natura di esseri umani, non è per ricevere ed elaborare questa altissima densità di stimoli che siamo fatti, non per questo esasperante ed esasperato multitasking. Ma per cosa siamo fatti, allora? Come funziona il nostro cervello? Con quali strumenti possiamo ascoltarlo, tracciandone l’attività? Com’è cambiato in secoli di evoluzione? Ancora meglio: ha senso parlare di evoluzione oppure “rispetto ai nostri antenati ci stiamo progressivamente rincoglionendo”? A Wild Mind, nato dall’omonimo podcast successo del passaparola e dal lavoro sul campo di Bariselli, è un libro fatto di tante domande, di resoconti scientifici e riflessioni intime; di esperimenti sorprendenti, di predizioni, di spiegazioni su comportamenti che tendiamo ad adottare e replicare. Uno su tutti, di estrema attualità: perché facciamo tanta fatica a comprendere la portata dell’impatto che le nostre azioni hanno sul futuro del pianeta e quindi a diventare più virtuosi? Spoiler: in buona parte è “colpa” della corteccia prefrontale mediale. Un libro rigoroso ma accessibile nella forma e nei contenuti che, spiegando le invisibili connessioni che esistono tra il nostro cervello e la natura attraverso le neuroscienze, racconta chi siamo, da dove veniamo e cosa siamo diventati. E come possiamo immaginare una vita più umana.
La mente è un luogo ampiamente inesplorato dove ciò che conosciamo è un atollo sperduto in un mare ancora adombrato dall’incognito.
Provare a conoscere il piccolo atollo che rappresenta ciò che sappiamo oggi sulla nostra mente è un qualcosa di per sé non scontato e difficile, possibile da spiegare solo per chi vuole provare a confrontare la propria conoscenza con chi, tale conoscenza, vuole avvicinarla.
Bisogna allontanare i tecnicismi, usare un linguaggio fruibile, ampliare le nozioni con le esperienze personali e non perdere mai quella curiosità che limita il perimetro conosciuto.
Questo è quello che fa in modo egregio Andrea Bariselli con “A Wild Mind” un progetto nato attraverso un poadcast che, evolvendosi, è sfociato in un libro interessante, completo e arricchente.
Tra queste pagine Andrea apre le porte della sua conoscenza a tutte le persone curiose di approfondire la mente vedendola inserita nel primordiale luogo a lei consono: la natura.
Emerge così un racconto, ampliato dalle esperienze personali dell’autore, che sonda la mente, ne analizza (o forse esplora) le funzioni del presente e del passato, le attività e le modalità di “impiego” di cui ci serviamo oggi, ne spiega il meccanismo e il potere per poi concederle di evolvere unendosi, come in un abbraccio, con la natura, con gli effetti del mondo moderno e con quelle primordiali funzioni che, oggi più che mai, dobbiamo preservare per migliorare la nostra vita.
L’adattamento, le relazioni e il tempo, sono parte di ciò che caratterizza queste pagine, rese ancora più complete grazie all’inserimento di tutto ciò che naturalmente esiste immutato da secoli con alcune trasformazioni: la natura e l’uomo.
Leggere queste pagine è stata un’esperienza fantastica dalla quale esco arricchita e, forse, maggiormente motivata al cambiamento e alla comprensione di me stessa.
Perché ciò che Andrea Bariselli vuole dirci con queste pagine è che la natura è il nostro luogo originario e lì dobbiamo tornare per poter beneficiare del potere che la natura ha sulla nostra mente, un beneficio costante e continuo che va coltivato, incentivando forse un’involuzione, una retrocessione delle abitudini a un tempo in cui, tutto ciò, non aveva bisogno di essere sottolineato.
Un libro interessante, scritto in modo dinamico e coinvolgente, che amplia gli orizzonti grazie anche a un linguaggio semplice e a un fine utile e meritevole di essere conosciuto.
Un libro che mi ha colpita, che ha parlato alla mia mente e del quale farò tesoro per migliorare e migliorarmi.
Andrea Bariselli, classe 1981, è CEO e Chief Scientist di Strobilo, azienda che si occupa di trovare soluzioni innovative alle problematiche del nostro pianeta e della vita moderna grazie alle neuroscienze applicate ai fattori ambientali. Per oltre 10 anni ha lavorato nel mondo della psicologia clinica, portando avanti una carriera da psicoterapeuta che è culminata con la nomina a Direttore del Centro Clinico Brescia a soli 27anni. Nel 2016 lascia la carriera clinica e apre una startup in California, scoprendo nuove tecniche di misurazione neuroscientifica e il desiderio di fare qualcosa che abbia impatto sugli esseri umani.
Titolo: A Wild Mind
Autore: Andrea Bariselli
Formato: Copertina rigida
Pagine: 295
Editore: Rizzoli