
“Se potessi tornare indietro e salvare la vita di una persona che ami, che cosa faresti?
Già, anche io farei la stessa cosa, ma probabilmente ci sbagliamo entrambi.”
Matteo Casali perde suo padre così, un giorno, senza alcun preavviso. Con il cuore spezzato cerca di andare avanti ma uno strano invito lo porta a vivere qualcosa di incredibile. E mentre cerca un modo per evitare il peggio scoprirà una verità che lo cambierà radicalmente.
Il viaggio di Matteo e suo padre Francesco, porterà entrambi su una strada dalla quale è impossibile uscire restando quelli di prima.
Una storia che parla di perdita, di amore, di relazioni familiari e anche di speranza.
“Possiamo solo imparare a convivere con il vuoto che resta, spolverarlo di tanto in tanto ed essere grati per il tempo che ci è stato concesso.”
Il cimitero delle farfalle di Massimiliano Orsi è un romanzo che si sviluppa tra passato e presente, intrecciando le vite di due protagonisti: Francesco, nato nel 1955, e Matteo, suo figlio. Il filo conduttore è il rapporto complesso e doloroso tra padre e figlio e delle ferite emotive che accompagnano i due personaggi soprattutto nella frattura emotiva creatasi dalla separazione irreversibile della morte.
Francesco cresce accanto a un padre violento e a una madre amorevole, ma costretta a subire. Il suo vissuto è intriso di dolore, silenzi, incomprensioni e frustrazioni. Quando la narrazione si sposta su Matteo, scopriamo che è proprio il figlio di Francesco che ci viene presentato però nel momento della scomparsa di quest’ultimo. Matteo affronta la perdita del padre, morto improvvisamente a causa di un infarto, e da lì inizia un percorso di elaborazione, fatto di ricordi, rimpianti e interrogativi.
La storia di Matteo si sovrappone, in modo sapiente, a quella di Francesco: due esistenze segnate dalla sofferenza, ma anche da momenti di gioia, successi personali, e relazioni intense. Le figure si delineano in modo diverso: ora ingombranti, ora fragili, ora assenti. L’autore riesce a dare voce a entrambi, padre e figlio, attraverso riflessioni profonde e una struttura narrativa che alterna epoche e punti di vista, offrendo al lettore un affresco completo e coinvolgente.
A metà del romanzo, la trama prende una piega inaspettata e suggestiva: a Matteo viene offerta un’occasione unica e irreale, quella di tornare indietro nel tempo, precisamente al giorno prima della morte di suo padre. Questo espediente narrativo, quasi onirico ma dal forte impatto emotivo, diventa il perno del romanzo: consente a Matteo (e al lettore) di esplorare il tema delle seconde possibilità, del desiderio – spesso irrealizzabile – di poter sistemare le cose, dire ciò che non è stato detto, abbracciare chi non si è riusciti ad amare abbastanza e che soprattutto ora non fa più parte delle nostre vite.
Il cimitero delle farfalle è quindi una storia che parla di lutto, assenza, rimpianto, ma anche di perdono e riconciliazione. Affronta il tema dell’ineluttabilità del tempo con una sensibilità spiccata, portando il lettore a interrogarsi su quanto del nostro passato sia ancora presente e su come si possa (o meno) fare pace con esso.
Non mancano alcune imperfezioni tipiche di un’opera d’esordio: piccoli refusi, qualche passaggio stilisticamente acerbo, una narrazione a tratti discontinua che avrebbe potuto giovare di una maggiore fluidità. Tuttavia, il cuore del romanzo, il suo nucleo emotivo, è potente e sincero. Si percepisce chiaramente che la scrittura è stata un atto necessario, forse persino catartico, per l’autore. Il tono autobiografico, infatti, è molto marcato e dona autenticità al racconto.
Consigliato a chi cerca una lettura intensa, introspettiva, carica di emozione e capace di far riflettere sul senso del tempo, sulla famiglia e su quelle occasioni mancate che ci segnano per sempre.
Massimiliano Orsi, classe 1988, diplomato in grafica pubblicitaria si dedica alla scrittura fin dagli anni dell’adolescenza, anni in cui entra in contatto con il mondo della letteratura e dove lentamente scoprirà quelli che diventeranno in seguito i suoi idoli personali fonti d’ispirazione. Esordisce nel panorama letterario con “Prima che il suo profumo svanisca” nel 2016 e nel 2018 pubblica “In nome del padre”. In seguito pubblica una serie di romanzi brevi. Le lucciole e il buio, Silentium e Non si può più dire niente. Il cimitero delle farfalle è l’opera che dedica a suo padre dopo la sua scomparsa.
Titolo: Il cimitero delle farfalle
Autore: Massimiliano Orsi
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 183
Editore: Amazon KDP