Recensione Georges e Tigy Simenon La seduzione dell’acqua di Maria Gisella Catuogno

George e Tigy Simenon. La seduzione dell’acqua

– Maria Gisella Catuogno –

Formato: Copertina flessibile

Pagine:  260

Editore: Il Frangente


Giudizio Sintetico

Anni ‘20: Georges e Tigy Simenon, giovanissimi, squattrinati e pieni di talento, fuggono da Parigi per una vacanza sull’isola di Porquerolles, dove scoprono inaspettatamente la seduzione esercitata dall’acqua sui loro animi inquieti. Un’irresistibile attrazione verso la navigazione che viene appagata dapprima con la piccola chiatta Ginette, su e giù per i canali e i fiumi di Francia; più tardi con il cutter Ostrogoth, in Belgio e in Olanda, fino al Mare del Nord; e infine con l’Araldo, la goletta che li porta a zonzo per il Mediterraneo.

Assieme alla passione per l’acqua, cresce la fama di Georges, che diventa un intellettuale affermato, tra i più famosi e prolifici al mondo, creatore, tra l’altro, del celebre commissario Maigret. Tigy, al contrario, rinuncia a una brillante carriera di pittrice e col suo carattere pacato e l’infinita pazienza assicura il difficile equilibrio della coppia, tamponando i continui tradimenti del marito. In lui convivono infatti forza e fragilità, fascino e ossessioni, anzitutto quella del sesso.

Il romanzo ricostruisce, dapprima seguendo le tracce lasciate da Tigy nei Ricordi e poi attraverso le parole di Georges nel diario Il Mediterraneo in barca, le navigazioni della coppia, che trova nell’acqua la propria via di salvezza.

Capita, a volte, fortunatamente, di incontrare il libro giusto al momento giusto: è ciò che è capitato a me con “Georges e Tigy Simenon La seduzione dell’acqua”, edito da Il Frangente edizioni.

Anzi, questo libro è qualcosa di più di un “semplice” incontro che si può definire “felice”, è esattamente un concentrato di tutti quegli elementi che avrei desiderato trovare tra le pagine di una lettura di primavera: uno grande scrittore protagonista del romanzo (insieme a sua moglie, Tigy), le atmosfere francesi – dalla Costa Azzurra alla Normandia – e un racconto di viaggio, a cavallo tra gli anni ‘20 e l’inizio dei ‘30 del secolo scorso, che si sviluppa sull’acqua, elemento principe di questo racconto.

Sono pagine straordinarie, nel vero senso della parola, perché avvicinano alla quotidianità di un grande scrittore dalla spiccata genialità letteraria e dall’animo irrequieto, e raccontano di un’Europa lontana nel tempo, in rapida trasformazione. Si naviga letteralmente tra le pagine, scoprendo le proprietà quasi terapeutiche esercitate dall’acqua e dalla navigazione sul carattere focoso di Georges Simenon e  la capacità di questo elemento di tenere unito il matrimonio con Tigy, nonostante la propensione dello scrittore per l’infedeltà coniugale e la sua ossessione per il sesso.

Ed è in questa atmosfera, in cui si alternano i colori e i profumi dell’isola di Porquerolles e della Costa Azzurra con i lenti ritmi della navigazione attraverso i canali francesi, le nebbie del nord con le assolate campagne, il freddo del Circolo Polare Artico con il caldo del Mediterraneo, che si incontrano volti, situazioni e personaggi di un’Europa in mutamento, dove convivono l’Italia di Mussolini e l’affermazione dei bolscevichi in una nascente Unione Sovietica, l’ascesa di Hitler e i fasti di una Istanbul avvolta in un’atmosfera dorata, un continente in evoluzione su cui si getta l’ombra lunga della crisi finanziaria scoppiata a Wall Street.

Queste pagine sono la ricostruzione di quanto lasciato da Tigy nei Ricordi e da Simenon nel diario Il Mediterraneo in barca e costituiscono un bellissimo affresco popolato di incontri con personaggi famosi, come Trotsky e Marinetti, e gente comune incontrata nei porti, volti scolpiti dai venti e dalle onde dei mari del nord Europa e pelli cotte dal sole del Mare Nostrum, gente ricca e persone più  umili unite dalla passione comune per il mare, un qualcosa che chi naviga conosce bene anche al giorno d’oggi.

Ha un sapore unico assistere all’ascesa professionale di Georges Simenon e scoprire come il suo personaggio più famoso, il commissario Maigret, sia nato proprio a bordo di una chiatta arenata e apprendere come molti degli episodi e dei libri che lo vedono protagonista siano stati ispirati e scritti a bordo di una barca o in una località di mare. Perché, se pesando a Simenon la mente corre alle atmosfere parigine, bisogna invece pensare che alcuni degli anni più belli lo scrittore e giornalista belga li ha trascorsi  in navigazione, prima sulla piccola Ginette fino a giungere all’Araldo che lo ha condotto alla scoperta del Mediterraneo, ultimo naviglio preceduto dell’Ostrogoth, un cutter che lo ha accompagnato tra Belgio, Olanda e Mare del Nord.

“George e Tigy Simenon La seduzione dell’acqua” è un libro che è riduttivo definire piacevole; è una vera e propria scoperta che ci porta a conoscere nell’intimità uno dei più noti e prolifici scrittori del secolo scorso e il carattere mite e pacato di sua moglie Tigy in un difficile equilibrio di coppia, sullo scenario di un mutamento epocale e di un’affermazione professionale che porta i due coniugi a crescere da giovani talentuosi squattrinati a coppia decisamente benestante.

E’ una storia di mare, di vita, di incontri, d’amore, di tradimenti, di irrequietezza, di ossessioni e di navigazione, perché è nell’acqua che i due protagonisti trovano la loro via di salvezza.

“Tigy si arrende, quasi contenta: sa che il contatto con l’acqua non può che giovare a entrambi, lavando via stanchezza e routine”. E l’incontro con questo libro non può che giovare al lettore, facendogli scoprire aspetti intimi di un grande scrittore, la genesi del suo personaggio più famoso e instillando in lui un’irresistibile voglia di prendere il largo.


Maria Gisella Catuogno

È nata e vive all’isola d’Elba, dove ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori. Dal 2003 si dedica alla scrittura, affrontando le tematiche a lei più care: l’amore per la natura e soprattutto per il mare, gli affetti, l’educazione delle giovani generazioni, l’attenzione al mondo femminile.
È autrice di diverse raccolte di poesie: Mare, more e colibrì (Studio 64), Brezza di mare (Ibiskus Ulivieri), Fiori di campo (Montedit), Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni (Onirica editrice); di un testo memoriale dedicato al suo paese natale, Il mio Cavo tra immagini e memoria (Nidiaci); di lavori collettivi quali Il volo dello struffello (Liberodiscrivere), Malta femmina (Zona), In territorio nemico (minimum fax) e del romanzo Passioni (Il Foglio Letterario), ispirato all’eroina risorgimentale Cristina Trivulzio di Belgioioso. Nel 2019 è stata pubblicata la raccolta di racconti Ritratti. Profili di ieri e di oggi (Helicon), mentre Ofelia. Un’elbana alla corte dei Windsor (Persephone edizione), il suo ultimo romanzo, è uscito nel luglio 2020.



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