
Igor Vitalyevich Savitsky nasce nel lusso di una famiglia aristocratica della Russia zarista, ma la Rivoluzione d’ottobre capovolge la sua sorte. Fuggito a Mosca in clandestinità, trova rifugio nell’incontro casuale con una ragazza francese, grazie a cui riscopre un legame misterioso con un passato che non riesce a ricordare.
Quando la ragazza viene condannata al confino, un’ossessione prende il sopravvento: creare un museo di avanguardie che possa restituirgli la speranza di rivederla. Inizia così un viaggio alla ricerca di arte proibita che lo spinge sempre più lontano dalla realtà, là dove il confine con il sogno diventa impalpabile.
Un romanzo intenso sulla ricerca di un amore impossibile, sull’ossessione per l’arte e sull’illusione di poter fermare il tempo. Un romanzo in cui i fatti più assurdi sono veri e quelli normali inventati. Un romanzo ispirato alla storia vera di Igor Vitalyevich Savitsky, l’uomo che nell’Unione Sovietica di Brezhnev salvò ottantamila capolavori di arte proibita e li nascose alla fine del mondo, nel deserto del Karakalpakstan.
Ho finito questo libro da qualche giorno e mi è rimasto addosso più di quanto mi aspettassi. Anche se proibito di Giulio Ravizza non è il classico romanzo storico, e non è nemmeno un romanzo sentimentale nel senso più tradizionale, è qualcosa di più strano e affascinante: un racconto ispirato a fatti veri ma rielaborato con un tocco molto personale, quasi intimo, che riesce a trasformare una storia ambientata nell’Unione Sovietica in un’esperienza emotiva profondamente attuale.
Il protagonista, Igor, è un personaggio che entra piano ma resta a lungo: la sua ossessione per l’arte, il suo bisogno quasi viscerale di salvare ciò che il regime considera pericoloso, è qualcosa che si capisce subito, anche se non si condivide. Oltre all’impresa folle che Igor affronta c’è l’amore, intimo e silenzioso, che serpeggia in tutto il romanzo, come una specie di motore nascosto che spinge il protagonista a proseguire, a non cedere mai.
Una cosa che ho apprezzato molto è come la narrazione non ti imponga nulla: Ravizza non ti guida per mano, ti lascia spazio per entrare nella storia in modo autentico e personale. Ci sono momenti in cui ti chiedi “ma è successo davvero?”, e la risposta è: in parte sì, in parte no. Ed è proprio lì che sta la forza del libro: quello che racconta è accaduto, sicuramente nelle parti più folli, come ci dice l’autore: l’arte censurata, le vite dimenticate, la “pazzia” di chi ha provato a salvare tutto quando una cosa oggi così scontata era pericolosa e osteggiata.
La scrittura è chiara, senza fronzoli inutili, ma non fredda anzi, ci sono passaggi che arrivano diretti, senza mezzi termini, soprattutto quando si parla della solitudine, della paura, e di quel desiderio quasi assurdo di fermare il tempo attraverso l’arte.
Un altro punto a favore, e lo dico sinceramente perché l’occhio vuole la sua parte, è la copertina: bella, curata e comunica esattamente il tono del libro: silenzioso, profondo, ma per nulla pretenzioso. Potremmo dire che Anche se proibito è uno di quei libri che quando lo vedi in libreria, ha quel tipo di presenza che ti fa fermare e chiedere “e questo?”.
In definitiva, Anche se proibito è un romanzo che non si legge per “sapere come va a finire”, ma per accompagnare un personaggio nel suo percorso complicato, a volte doloroso, spesso solitario, ma sempre guidato da una tensione autentica verso la bellezza, la memoria e, in parte, una specie di redenzione personale.
Non è un libro che consiglio a chi cerca azione o ritmo serrato, ma se vi piacciono le storie vere e incredibili raccontate con un tocco letterario, e soprattutto se l’idea che l’arte possa davvero salvare qualcosa (o qualcuno) vi tocca anche solo un po’.
Giulio Ravizza, narratore, pubblicitario e scrittore, è tra i 100 Direttori Marketing d’Italia secondo Forbes. Ha esordito nel 2020 con la distopia “L’influenza del blu” (bookabook) e oggi torna in libreria con “Anche se proibito”, romanzo storico sulla vita di Igor Vitalyevich Savitsky e sul Museo Statale del Karakalpakstan.
Titolo: Anche se proibito
Autore: Giulio Ravizza
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 409
Editore: Bookabook