Recensione “All’ombra di Julius” di Elizabeth Jane Howard – Fazi Editore –

All’ombra di Julius

– Elizabeth Jane Howard  –

“Quando una cosa va male… lo sai come ci si sente… sul momento ti sembra che quello che fai non abbia importanza, che tutto sia perduto comunque. Poi viene il momento in cui ti accorgi che invece importava eccome, ma non puoi più farci niente. Tutto importa, proprio come se le cose fossero sempre andate così come dovevano andare.”

 

Formato: Copertina flessibile

Pagine: 326
Genere: Romanzo
Editor: Fazi Editore


Giudizio Sintetico


Se conoscete Elizabeth Jane Howard e il suo stile elegante ed essenziale, saprete di certo che la vita, il pensiero e lo scorrere del tempo, sono sempre gli elementi principali dei suoi scritti.

Dopo aver letto i famosissimi e apprezzatissimi “Cazalet”, ero curiosa ed emozionata al pensiero di avvicinarmi, dopo quasi un anno, ad un nuovo scritto della donna che ha saputo, insieme a poche altre, farmi apprezzare lo scorrere lento e armonioso di un romanzo dove l’amore non è al centro ma nella spirale della narrazione, unito ad altri importanti e impegnativi protagonisti della trama.

 

“All’ombra di Julius” è la storia di una famiglia londinese di sole donne, la moglie e le due figlie di Julius, uomo  coraggioso che ha sacrificato la propria vita imbarcandosi verso Dunkirk alla ricerca di quei soldati costretti ad abbandonare la Francia per sfuggire all’assalto dell’esercito tedesco.

A venti anni dalla scomparsa dell’uomo,  le tre donne portano il peso di questa mancanza, in modo diverso ma soprattutto assumendo atteggiamenti completamente diversi.

La figlia maggiore Cressida vive la vita in modo disordinato, con avventure amorose di poco peso, intrattiene una relazione con un uomo sposato e si strugge per ogni uomo che la abbandona, non lavora e non si impegna neppure ad inseguire la carriera di pianista che ha scelto.

La figlia minore Emma è il contrario della sorella, lavora nella casa editrice di famiglia e pensa unicamente alla carriera e all’ordine, ha tutto sotto controllo e non ha nessuna intenzione di sposarsi.

La moglie Esme, vive tranquilla e sola in una casa rosa pesca nel Sussex, invita amici e ospiti rivivendo il passato e scandisce le giornate grazie ad una routine “di facciata” che unisce solitudine e malinconia, pensando all’uomo che, in passato, le ha spezzato il cuore e con cui ha dovuto interrompere una relazione clandestina prima della scomparsa del marito.

Proprio quest’ultimo, Felix, dopo vent’anni di silenzio, andrà a trovare Esme nella sua casa color pesca dove ci saranno anche in visita le figlie e un uomo, Dan, appena conosciuto da Emma.

Due giorni che sapranno unire presente e passato, riempire i vuoti lasciati dai silenzi, portare alla luce segreti e verità mai rivelate, sfogare frustrazioni e modificare, tra ironia e drammaticità, la vita delle cinque persone che vivranno questo fine settimana tutt’altro che rilassante.

 

Lo stile della Howard non ha bisogno di considerazioni, è perfetto e unisce delicatezza nelle descrizioni ad eleganza nei dialoghi.

La trama, nella sua semplicità, riesce ad avvicinare il lettore a tutti i personaggi, unendo la curiosità relativa ai fatti, ai cambiamenti interiori di tutti i protagonisti.

Se avete letto romanzi della Howard sapete che il suo intento non è quello di stupire con grandi colpi di scena ma evolvere, nei fatti e nella trama, in modo talmente cauto e ordinato, da risultare piacevolmente impercettibile.

Una storia originale, che in certe caratteristiche, rimanda molto ai Cazalet, soprattutto nelle ambientazioni e nell’evoluzione personale, di confronto e crescita, dei personaggi.

Uno stile sensuale ed elegante che non stanca mai e che, riempito da una storia struggente ma carica di empatia, risulta completo e variegato, sensibile e tragico.

Le grandi doti della Howard si ritrovano nelle descrizioni ipnotiche e dettagliate, nelle riflessioni di grande introspettività e nell’originale scorrere della storia che inizia e finisce con una delicatezza unica e inimitabile.

Se amate questo stile elegante ed essenziale, “All’ombra di Julius” è una piccola certezza di stile.


Elizabeth Jane Howard

(Londra, 1923 – Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la sua opera di maggior successo. Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo e i cinque volumi della saga: Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesaConfusioneAllontanarsi e Tutto cambia. È attualmente in fase di lavorazione una serie TV basata sui Cazalet dai produttori di Downton Abbey.


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