

C’è un silenzio che dura trent’anni. È quello che avvolge la morte di una giornalista coraggiosa, uccisa in circostanze mai chiarite nei sobborghi londinesi. Alaka Jha dava voce a chi non ne aveva: donne abusate, storie dimenticate, verità scomode. Ma qualcuno ha deciso di metterla a tacere.
Sua figlia Uma è cresciuta con il peso di quel mistero e, ormai adulta, è determinata a rompere il muro di omertà che circonda l’assassinio della madre. Per farlo si rivolge a Ben Harper, giornalista d’inchiesta dalla reputazione impeccabile, ma anche uomo segnato da un lutto profondo che ha cambiato per sempre la sua vita.
Insieme intraprendono un’indagine che li porta a scavare nel passato di una comunità all’apparenza tranquilla, ma in realtà piena di zone d’ombra. Minacce, connessioni insospettabili e bugie sepolte da decenni iniziano ad affiorare, mentre qualcuno, nell’ombra, fa di tutto per impedire che la verità venga alla luce.
Il quarto romanzo di Robert Gold con protagonista Ben Harper mantiene l’alto livello di coinvolgimento e la qualità della scrittura, sempre avvincente e ben calibrata.
Tuttavia, rispetto ai precedenti capitoli della serie, questo libro mi è sembrato leggermente sottotono. I personaggi sono davvero tanti, forse troppi, e fatica a emergere una coesione narrativa tra di loro, rendendo la lettura in alcuni tratti più dispersiva. La trama procede con lentezza e si ha spesso la sensazione che l’autore stia tergiversando, rallentando l’arrivo dei momenti di vera suspense. I colpi di scena si fanno attendere a lungo, rischiando di far perdere al lettore quella tensione che nei precedenti volumi era uno dei punti di forza.
Inoltre, la trama risulta a tratti confusionaria: troppe coincidenze, troppi personaggi che si conoscono tra loro in un quartiere che, per rendere credibili tali dinamiche, dovrebbe contare sì e no una ventina di abitanti — cosa poco plausibile in un sobborgo londinese.
Manca anche una vera e propria ricostruzione finale dell’indagine: gli eventi si succedono, ma non si percepisce una reale messa a fuoco dell’intero disegno narrativo. I tasselli vengono svelati, sì, ma senza incastrarsi in modo soddisfacente, lasciando il lettore con la sensazione che manchi qualcosa nella risoluzione complessiva.
In sintesi: scrittura sempre di altissimo livello, atmosfera coinvolgente, ma una trama che questa volta fatica a reggere il confronto con i precedenti romanzi della serie, risultando meno incisiva e più artificiosa.
Robert Gold è un autore britannico. Nato nello Yorkshire, è vissuto a Putney, località nei pressi di Londra che gli ha ispirato l’immaginaria Haddley, sobborgo in cui sono ambientati i suoi romanzi. Con Longanesi ha pubblicato in Italia, I dodici segreti (2022) Gli unidici inganni (2023), Dieci secondi (2024) e Nove vite segrete (2025) appartenenti alla serie con protagonista Ben Harper.
Titolo: Nove vite segrete
Autore: Robert Gold
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 365
Editore: Longanesi